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Il Toscano, 13.07.2010. Spagna campione del mondo… grazie alla Catalogna!

Il Toscano, 13.07.2010. Spagna campione del mondo… grazie alla Catalogna!


El dia 13 de juliol de 2010, M. Gargini va escriure a la publicació italiana "Il Toscano" un article en què destaca l'aportació dels jugadors catalans i valencians a la selecció espanyola que va guanyar el mundial de futbol de Sud-Àfrica. I ho fa, a més, qualificant l'estat espanyol en termes de "opressiu" i la cultura espanyola com a violenta.
 
 
 
 
 
M. Gargini
 
 
 La Spagna è campione del mondo di calcio. Per la prima volta nella propria storia, le furie rosse vincono la massima competizione calcistica planetaria e bissano il successo agli Europei di due anni fa. Ma la vittoria è davvero spagnola? Ben cinque undicesimi degli uomini titolari di Del Bosque sono catalani, giocatori della Selecció. Puyol (nella foto), Busquets, Piqué, Capdevila, Xavi sono titolari inamovibili nelle furie rosse, ma anche nella nazionale del Principat. Sei undicesimi se consideriamo anche Raül Albiol che, come valenciano, rientra nei Paesi Catalani e, perciò, nella Selecció.

In panchina, ma non meno importanti, troviamo il portiere dell’Fc Barcelona Valdés e, soprattutto, Cesc Fàbregas.

Una squadra catalana al servizio della federazione spagnola. Una nazione catalana al servizio di uno Stato oppressivo come quello spagnolo. Sabato quasi due milioni di catalani sono scesi in piazza a difesa dello Statuto della Generalitat, bocciato fascisticamente dal governo iberico perché considerava nazione il popolo catalano e la llengua catalana prima lingua e il castigliano seconda, e chiedendo a gran voce l’indipendenza di questa terra oppressa da quasi tre secoli. Nessuno scontro, nessun ferito, nessun coro offensivo contro la Spagna, ma grida per la libertà di Catalunya. Nessuna bandiera spagnola bruciata.

Ieri notte, invece, 75mila tra spagnoli, turisti e catalani si sono ritrovati nelle varie piazze di Barcellona, chi a tifare per la Spagna, chi a ‘gufare’ contro le furie rosse. In 20mila hanno festeggiato la vittoria iberica, devastando il centro di Barcellona e procurando 74 feriti, di cui 22 in condizioni serie. 21 persone sono state arrestate. Bandiere catalane bruciate al grido ‘Puta Cataluña’. Questa è la grande differenza di civiltà tra i catalani e gli oppressori spagnoli.

Ma tornando al calcio, la scena più bella, a parte il bacio di Casillas alla fidanzata giornalista, è quella di Puyol con la senyera, la bandiera catalana, che canta Catalunya, Catalunya! mentre gli altri cantano per la Spagna e Xavi che segue il suo (nostro) capitano nel giro d’onore con la Coppa del Mondo abbracciata dalla senyera. La Spagna ha vinto grazie alla Catalogna. Quella di ieri è l’ennesima dimostrazione che senza la Catalogna la Spagna non sarebbe nulla. Nello sport, come nell’industria, nell’economia, in tutto. Senza Catalogna, la Spagna sarebbe un Paese in via di sviluppo.

Ma calcisticamente parlando, il ct della Selecció Johan Cruyff si starà già fregando le mani: tra le proprie dita ha un tesoro inequivocabile. E nel frattempo sul sito www.seleccions.cat è possibile partecipare alla petizione per richiedere alla Fifa di far partecipare la Catalogna alle qualificazioni mondiali in vista di Brasile 2014. Nosaltres som una nació, nosaltres decidim!

 

 



11 de Maig de 1258
Tractat de Corbeil
 dies d'ocupació francesa.

7 de novembre de 1659
Tractat dels Pirineus
 dies d'ocupació francesa.

11 de setembre de 1714
Capitulació de Barcelona
 dies d'ocupació espanyola.
 
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